Data la superficialità dell'apparato radicale dell'olivo è sempre preferibile non approfondire le lavorazioni oltre i 15-20 cm.
Gli interventi ordinari nell'oliveto consistono in
¨ Aratura autunnale-invernale, possibilmente con aratro a dischi polivomere
¨ Aratura primaverile, preceduta dalla distribuzione del concime o del letame
¨ alcune estirpature o erpicature nel periodo primaverile-estivo, in funzione dell'andamento
stagionale.
Nelle zone siccitose si ricorre fanno ad estirpature o vangature nel periodo estivo in modo da ridurre al massimo la perdita di acqua.
INTERVENTI SUL TERRENO, IRRIGAZIONE
Secondo alcune ricerche, per soddisfare le esigenze idriche dell'olivo, è necessaria una piovosità annua superiore ai 500 mm. Tuttavia l'olivo ha una capacità di adattamento notevole in virtù di alcune caratteristiche biologiche e fisiologiche che gli permettono di resistere a ridotte disponibilità d'acqua.
L'olivo, ha esigenze idriche continue, perché utilizza l'acqua durante tutto l'anno.
Le esigenze variano a seconda delle fasi produttive che caratterizzano il ciclo annuale.
■ Durante il periodo inverno/primavera (periodo della mignolatura e della fioritura), una prolungata mancanza d'acqua può influire negativamente sull'allegagione e far aumentare la percentuale di fiori anomali.
■ L'altro periodo molto critico è quello compreso tra l'allegagione e l'invaiatura (di cui la fase di indurimento del nocciolo rappresenta il momento più delicato).
La condizione per una favorevole evoluzione di questi processi biologici è costituita da elevate quantità di acqua disponibile nel terreno.
La mancanza di acqua durante la fase di accrescimento dell'oliva contribuisce ad accentuare la cascola dei frutti e quindi a ridurre la produttività.
Nel periodo giugno-settembre sono necessari 60-80 It per pianta adulta ogni tre giorni.
Una irrigazione ben programmata e ben condotta contribuisce ad attenuare il fenomeno dell'alternanza produttiva. Gli impianti a goccia sono quelli più usati e convenienti:
Riducono il consumo d'acqua (25-30%), consentono una distribuzione più uniforme dell'acqua nel tempo, con turni più brevi (ogni 2-3 giorni) e volumi irrigui più bassi.
Attenzione, però, un eccesso di acqua irrigua può facilitare l'insorgenza di fitopatologie.
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